I nostri Head Hunters… Candidati per un giorno!

I nostri Head Hunters… Candidati per un giorno!

Porre domande e indagare sugli aspetti professionali dei candidati è il loro pane quotidiano.
Abbiamo deciso di mettere alla prova i nostri Head Hunter e portarli, per una volta, dall’altro lato della barricata. Vediamo come se la caveranno!

Buongiorno Francesca, innanzitutto come ci si sente ad essere nei panni dell’intervistato?

Buongiorno! È un piacere per me: essere dall'altra parte della scrivania è un'occasione per riflettere su quanto il nostro lavoro sia affascinante, dinamico e in continua evoluzione.

Parlaci di te, qual è la tua area di specializzazione e di intervento?

Sono una Head Hunter specializzata in profili Middle e Senior Management, con un focus particolare sul settore Fashion & Luxury.

Quali sono le figure professionali che maggiormente i clienti ti chiedono di ricercare?

Le richieste sono molto varie e dipendono dalle dinamiche del mercato. Attualmente, c'è una forte domanda di profili con competenze digitali e in ambito comunicazione, ma anche di figure più tradizionali come Sales Manager e Responsabili di Produzione.

Quali sono le skills più richieste dalle aziende?

Oltre alle competenze tecniche specifiche del ruolo, le aziende cercano sempre più candidati con soft skills come la capacità di lavorare in team, di gestire lo stress e adattarsi velocemente ai cambiamenti.

Quali ritieni siano le principali competenze che un dipartimento HR dovrebbe ricercare nel personale da assumere?

Io credo che un Dipartimento HR efficace dovrebbe indirizzare la ricerca verso profili professionali che, oltre ad avere le competenze necessarie richieste, siano allineati alla realtà aziendale. Mi spiego meglio: ci sono candidati che, per aspirazioni, propensioni personali, capacità di adattamento, sono più adeguati ad una realtà invece che ad un’altra. Sta a noi Recruiter comprendere le peculiarità di ognuno e quanto possano “matchare” con la realtà aziendale.

Quali sono le principali difficoltà che incontri nello svolgimento del tuo lavoro?

Far comprendere quanto appena detto alle parti coinvolte. Spesso si guarda solo alle competenze tecniche di un candidato tralasciando l’aspetto personale che invece è fondamentale. Il lavoro dell’Head Hunter è quello di trovare la persona giusta da inserire nel posto giusto. Per farlo bene servono anni di esperienza, studi adeguati e tools all’avanguardia.

Ti confronti quotidianamente con imprenditori e Responsabili HR. Qual è il tuo approccio nella fase di analisi del fabbisogno aziendale e quali ritieni siano le principali caratteristiche che ti rappresentano come professionista?

La fase di analisi del fabbisogno aziendale è fondamentale: si ascoltano le esigenze del cliente e si cerca di comprenderne la cultura aziendale.
Capita a volte che le richieste non trovino riscontro nel mercato, in questo caso cerco di fornire una consulenza mirata e strategica: spiego quali sono le criticità della richiesta fornendo delle alternative valide. Questa è la base etica del mio lavoro.

Quale valore aggiunto porta un Head Hunter alle aziende che affidano alla sua professionalità le loro esigenze di recruiting?

Competenza, visione strategica e un network professionale consolidato.
Un buon Head Hunter è in grado di fornire una consulenza mirata all'azienda, aiutandola a definire il profilo ideale, che meglio si allinea alla vision e mission organizzativa.

Secondo la tua opinione, come viene percepito all’esterno il ruolo dell’Head Hunter?

In maniera ancora troppo semplicistica. Sento dire che il lavoro dell’Head Hunter può essere svolto anche da chi, ad esempio, in azienda si occupa di Payroll o della parte commerciale. Nulla di più sbagliato! Ad ognuno il proprio lavoro!
Spesso si pensa che basti mandare on line un annuncio, fare 5-6 colloqui e il gioco è fatto: non è così! Per fare un buon lavoro serve un’approfondita conoscenza del mercato e delle professionalità presenti, un network professionale sviluppato, studi adeguati e competenze acquisite nel corso di anni.

In 10 anni l’attività di Ricerca e Selezione di Personale è notevolmente mutata. Quali scenari prevedi e quali ritieni saranno i trend del futuro?

Io ho iniziato a svolgere questa professione 13 anni fa. In questo lasso di tempo l’attività di Ricerca e Selezione è cambiata tantissimo. Ho assistito a una digitalizzazione sempre più marcata, a un'importanza crescente dei Social Media all’interno dei processi di Selezione (basti pensare a LinkedIn) e all’avvento dell’intelligenza artificiale, di cui ora si parla molto.
Per il futuro credo che l’intelligenza artificiale verrà sempre più utilizzata anche da noi Head Hunters per automatizzare alcuni processi. Non ci “ruberà il lavoro”, come sento dire sempre più spesso, al contrario ritengo che sia, e lo sarà anche in futuro, un valido alleato.

 

Foto brandizzata Marcelli copy

Francesca Marcelli
Senior Head Hunter
Recruitment Consultant

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