Porre domande e indagare sugli aspetti professionali dei candidati è il loro pane quotidiano.
Abbiamo deciso di mettere alla prova i nostri Head Hunters e portarli, per una volta, dall’altro lato della barricata. Vediamo come se la caveranno!
Buongiorno Giulio, innanzitutto come ci si sente ad essere nei panni dell’intervistato?
Un po’ spiazzato, ma sono curioso e mi metto volentieri in gioco.
Parlaci di te, qual è la tua area di specializzazione e di intervento?
Seguo da vicino 3 settori: il dentale, il mondo farmacia e il packaging con un forte focus sulla parte Consumer. Per questi settori per lo più seguo progetti di ricerca di figure commerciali e tecniche.
Quali sono le figure professionali che maggiormente i clienti ti chiedono di ricercare?
Sicuramente professionisti in ambito Sales provenienti da aziende competitors che, di conseguenza, conoscano in modo approfondito le specificità del settore di riferimento.
Quali sono le skills più richieste dalle aziende?
Sempre più le aziende ricercano skills tecniche e la conoscenza del prodotto, unite ad una grande capacità di adattabilità e flessibilità per meglio rispondere alle esigenze sempre mutevoli dei clienti.
Quali ritieni siano le principali competenze che un dipartimento HR dovrebbe ricercare nel personale da assumere?
Secondo me i dipartimenti HR dovranno non tanto focalizzarsi sulla ricerca di specifiche competenze, ma avere il coraggio di investire maggiori energie sull’Employer Branding e sulla personalizzazione di percorsi di carriera. Spesso accade, infatti, che i progetti di Recruiting non vadano a buon fine a causa di una eccessiva rigidità delle policy economiche e retributive attuate in azienda, dell’assenza di strumenti tecnologici idonei, di una ridotta flessibilità nella conciliazione vita-lavoro e mancanza di obiettivi precisi su cui essere valutati.
Quali sono le principali difficoltà che incontri nello svolgimento del tuo lavoro?
In assoluto le tempistiche richieste dalle aziende. Infatti, poche o rarissime volte il cliente ci contatta per comunicarci la volontà di procedere con l’inserimento di una nuova risorsa da qui a 8 mesi. L’urgenza (il famoso “prima possibile”) a volte c’è e siamo in grado di gestirla, ma una maggiore programmazione ci permetterebbe sicuramente di costruire un percorso di Consulenza e Selezione più accurato e personalizzato. Soprattutto in caso di figure Executive e altamente specializzate sono richieste anche diverse settimane per la valutazione di un nuovo percorso di carriera e, di conseguenza, per costruire un rapporto di fiducia con il candidato e motivarlo al cambiamento.
Ti confronti quotidianamente con imprenditori e Responsabili HR. Qual è il tuo approccio nella fase di analisi del fabbisogno aziendale e quali ritieni siano le principali caratteristiche che ti rappresentano come professionista?
Amo recarmi in visita presso le aziende per conoscere le persone che le guidano, il contesto organizzativo e per condividere il loro fabbisogno. Ritengo che le mie qualità migliori siano l’estrema sincerità e pragmaticità con cui mi relaziono nei confronti dei miei interlocutori. Preferisco essere diretto, col rischio di risultare “scomodo”, piuttosto che adottare tanti giri di parole.
Quale valore aggiunto porta un Head Hunter alle aziende che affidano alla sua professionalità le loro esigenze di Recruiting?
Per me l’Head Hunter è come un barometro in grado di monitorare l’andamento dello specifico mercato dell’azienda cliente, in termini di funzioni e Seniority.
Secondo la tua opinione, come viene percepito all’esterno il ruolo dell’Head Hunter?
Ritengo che ci sia ancora molta confusione tra società specializzate in attività di Head Hunting e le Agenzie per il Lavoro. Affidarsi a un Head Hunter dovrebbe voler dire per il candidato costruire un rapporto professionale di fiducia che perduri nel tempo e con il quale vagliare le possibili opportunità di carriera.
In 10 anni l’attività di Ricerca e Selezione di Personale è notevolmente mutata. Quali scenari prevedi e quali ritieni saranno i trend del futuro?
La tecnologia avrà sicuramente un ruolo sempre più centrale anche nel mondo della Ricerca e Selezione e in Profili reputo che attualmente la si utilizzi in maniera consapevole e appropriata, mantenendo sempre il focus sull’Head Hunter e la sua professionalità, insostituibile dagli strumenti tecnologici.
Giulio Muro
Head Hunter
Recruitment Consultant